Da anni i Cinghiali Ultras Casale sono da sempre vicini all'Associazione Famigliari Vittime Amianto ed alla terribile tragedia che ha colpito, colpisce e continuerà a colpire la nostra amata Casale Monferrato.
Alcuni dei componenti del Gruppo hanno purtroppo conosciuto nel loro stesso ambito famigliare l'asbestosi, il mesotelioma pleurico e tutte le conseguenze che la fabbrica della morte ha portato nella popolazione casalese.
Essere casalesi vuol dire esserlo sino in fondo, il Gruppo non poteva quindi restare insensibile a tutto ciò ed infatti espose al Palli il 28 aprile 2007, giornata mondiale delle vittime da amianto e quindi ben prima che il processo iniziato quest'anno diventasse realtà, uno striscione che non lasciava spazio a dubbi durante la partita contro il Borgomanero:
Man mano che passava il tempo ed i Cinghiali si spendevano in iniziative sociali per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il razzismo come l'adesione al F.A.R.E. o ai mondiali ultras antirazzisti, cresceva però in noi l'esigenza di metterci in gioco in prima persona per la nostra città.
Alcuni dei componenti del Gruppo hanno purtroppo conosciuto nel loro stesso ambito famigliare l'asbestosi, il mesotelioma pleurico e tutte le conseguenze che la fabbrica della morte ha portato nella popolazione casalese.
Essere casalesi vuol dire esserlo sino in fondo, il Gruppo non poteva quindi restare insensibile a tutto ciò ed infatti espose al Palli il 28 aprile 2007, giornata mondiale delle vittime da amianto e quindi ben prima che il processo iniziato quest'anno diventasse realtà, uno striscione che non lasciava spazio a dubbi durante la partita contro il Borgomanero:
"28 APRILE RICORDARE PER NON DIMENTICARE
GIUSTIZIA PER I MORTI DELL'AMIANTO"
GIUSTIZIA PER I MORTI DELL'AMIANTO"
Qualcuno all'epoca se ne stupì, "Cosa c'entra il calcio ed il tifo con tutto ciò?" ci chiesero alcuni, la miopia dell'importanza che un palcoscenico come una partita di calcio che quel giorno veniva trasmessa su Rai Sport Satellite non era invece stata sottovalutata da Diego che pensò allo striscione e dalla stragrande maggioranza del Gruppo che sposò immediatamente quella bella iniziativa, la Stampa in edizione locale ed il Monferrato riportarono immediatamente la cosa: anche all'interno di un mondo spesso, ingiustamente, accusato di menefreghismo come quello Ultrà, qualcosa si stava muovendo.
Man mano che passava il tempo ed i Cinghiali si spendevano in iniziative sociali per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il razzismo come l'adesione al F.A.R.E. o ai mondiali ultras antirazzisti, cresceva però in noi l'esigenza di metterci in gioco in prima persona per la nostra città.
Al che a inizio 2008 si decise di organizzare un torneo che sensibilizzasse le altre tifoserie che sposassero la causa di Casale Monferrato o che da questa sciagura ne erano state toccate, pensando di organizzarlo in giugno.
Purtroppo però le uniche strutture adeguate che potevano ospitare un torneo di calcetto a 5, ossia il campo Bianchi della Junior Calcio a Oltreponte, nel mese di giugno erano occupate così, per non accavallare il torneo con quello che annualmente si svolge in Emilia in luglio antirazzista e per non finire in pieno periodo vacanziero di agosto, la prima edizione si svolse a settembre 2008.
Calcio, divertimento, mangiate e bevute, stare insieme insomma riflettendo e incontri con i protagonisti della Vertenza Amianto per parlare di un problema da troppi ancora poco conosciuto: nasceva il Torneo Ultras Contro l'Amianto!
